mercoledì 13 gennaio 2016

Comunicazione: Tandava

Un nome curioso per una danza altrettanto curiosa.

Da internet:
In origine pare che questa danza fosse eseguita nel Kerala solo dagli uomini.Questa pratica, che appartiene allo yoga kashmiro, apre il sistema corpo-mente, sciogliendo in un profondo rilassamento il corpo, rendendolo così permeabile alle emozioni. 
Se proprio potessimo dividerla in due momenti (che comunque sempre si susseguono come in un procedimento senza fine o inizio, ma solo rispettoso della ciclicità), individueremmo un:
  • dirigersi verso l’incendio;
  • soffiare per il rilassamento.
Questi sono due lati dell'espressione di una medesima forza che penetra in chi si lascia andare ai gesti.



Secondo tradizione e dicerie meno precise, esistono ben 16 forme diverse di questo tipo di danza.
Ma veniamo al sodo. Di che si tratta?
La danza rappresenta i giochi amorosi tra Shiva e Parvati, giochi in cui le due essenze si fondono fino ad essere una sola.
In pratica è una danza morbida, flessuosa, in cui il respiro viene portato in profondità, a riempire i polmoni fino alle clavicole, mentre si muovono le gambe. Ha lo scopo di aprire le zone contratte e di prendere consapevolezza delle zone aperte.
Come tutto il tantra, non ha regole, non ha passi da fare. La base musicale (che consiglio) deve essere morbida, relativamente ripetitiva, armoniosa e coinvolgente.  "Yeha Noha" ne rappresenta un esempio classico. Su youtube ne trovate una versione che dura fino ad un'ora. Ma ne esistono anche di molto ritmiche e ben....agitate. L'importante è che stimolino la danza.


La modalità è di far fluire lentamente il corpo, eseguendo respirazioni profonde, e muovendosi pian piano secondo come la mente ispira. Pian piano assumerete posizioni di apertura che coinvolge ogni singola parte di voi stessi, mettendo in campo ogni singolo centimetro del corpo. Certo visti da fuori, da chi non sa cosa state facendo, sembrerete dei pazzi che stanno smaltendo l'ultima dose di tranquillante. Ma visti da dentro vi darà una sicurezza senza fine nel vostro corpo, e non vi importerà più se siete alti o bassi, cicci o magri, belli o brutti. Ci sarete voi, chi vi sta intorno, e l'universo. E per tutti sarete ciò che han sempre sognato. E tutti gli altri non avranno più sesso, non avranno più ne bellezza ne bruttezza, saranno solamente "fantastici".


Come farla in pratica?
Prima cosa il consiglio è che abbiate già effettuato delle esperienze tantriche, che abbiate cominciato ad aprirvi mentalmente. In questo i nudisti e naturisti son già facilitati, in quanto abituati già a vivere normalmente nudi assieme agli altri. Qui si tratta di fare il passo successivo, e di riuscire ad aprirvi fino a condividere, almeno per quel tempo, corpo e spirito, senza alcun limite normalmente concepito, se non quello asessuato di tutto il tantra (questo a meno che non siate due persone che lo eseguono per completarlo con un rapporto amoroso). Provare questa danza come primo approccio, tra sessi diversi o simili, se non siete già mentalmente aperti, potrebbe provocare solo un rifiuto.
L'ambiente al solito deve essere caldo, e buio, illuminato da una sola candela non forte, posta in un angolo o sopra un mobile (meglio comunque una stanza vuota). Se la danza viene eseguita in piena notte, in un ambiente in cui ci sia una finestra che permetta di vedere il cielo stellato, da osservare durante o alla fine della danza, sarebbe una combinazione ai limiti del perfetto.
I partecipanti, di ogni sesso, si spogliano, si girano di schiena, chiudono gli occhi, e si lancia la musica.
Dapprima comincia la respirazione, profonda. Pian piano che inizia il rilassamento, si cominciano a muovere le braccia, in ogni direzione che più ispira la fantasia. Quando ci si sente pronti si cominciano a usare le gambe. Come? Come volete, basta che non sia un valzer, uno shake, ma come un voler accarezzare l'aria e ciò che c'è contenuto. Potrete piegarvi sulle ginocchia alzare le gambe verso l'altro, assumere posizioni kamasutriane, fare contorsioni come schiena vi permette. Presente le contorsioni che potete vedere in una seduta yoga? Bene, questo è fondamentalmente un yoga ballato, e non da soli.


Stando ad occhi chiusi potrete imbattere ovviamente nel corpo danzante di qualcun altro. Potrete sfiorarlo ma non toccarlo: non si "afferra" nulla. Sarete sfiorati, ma mai afferrati. Se un  vostro movimento contrasta quello che sta facendo un altro, che nessuno dei due ostacoli l'altro, ma dolcemente scivolatevi addosso sciogliendo l'incastro eventuale. La danza non ha sesso. Se sfiorate un parisesso, non abbiate paura di nulla, non succede nulla. Sfioratevi a vicenda e basta.
Durante la danza sentirete aumentare l'energia vibrante che crescerà a dismisura nell'ambiente.
Ogni vostro movimento, di qualunque natura, fatto anche come offerta d'amore a qualcun altro, dovrà aprire le vostre aree sensoriali, tutte, in ogni modo. Non abbiate paura di aprire le gambe, la bocca, piegarvi, buttarvi a terra e strisciare, sollevare le gambe verso di voi. Va tutto bene, purchè vi lasciate andare con la mente.
Ogni sfioramento casuale con qualcuno con cui vi incontrate, genererà solo uno scambio energetico, null'altro; ma uno scambio di una potenzialità inaudita, se danzate col giusto spirito. E di avere lo spirito giusto è la raccomandazione più forte che posso fare. Ogni blocco mentale provocherà rifiuto e chiusura difficilmente rimediabile. Per fare un esempio pratico pratico, delle "ostilità" più comuni: potrebbe capitare ad un maschio di sfiorare il sedere, o il pene di un altro maschio. Se vi viene in mente qualcosa del tipo: "oh mamma non sono gay, che sto facendo", ecco, smettete subito e uscite. Non siete nello spirito giusto per eseguire questa fortissima esperienza. Riproverete nel caso più avanti nel tempo, quando sarete più consapevoli che essere gay è cosa ben diversa, e che quella che state facendo è una danza energetica di apprensione di consapevolezza comune, che deve essere totalmente slegata dal comune senso di sesso. Cosi come, se vi capita di sfiorare che so, un seno o una vulva di donna, dovrete solo finire il movimento, senza "intrattenervi in altro". Sareste solamente e brutalmente allontanati.


Se volete poi preparare l'ambiente in modo superlativo, fate in modo di coprire il pavimento con dei tappetini molto ampi, tipo quelli da palestra, che possono coprire anche tutto il pavimento. Oppure sistemare dei piccoli materassi da una piazza in giro per la stanza. Ad un certo punto, se riuscite a proseguire la danza per un tempo molto lungo, anche ore, vi stancherete, e potrete disporvi a terra, vicino ad altri, senza guardare chi siano ne che sesso hanno.


Vi potrete riposare accostandovi, ponendovi sopra gli altri, se graditi, e continuando a scambiare piccoli abbracci e toccate molto superficiali, non destinate a capire cosa e chi state toccando. Mai fare gesti sessualmente attivi.
Potrete terminare la notte nel locale, oppure pian piano che vi rilassate, vi alzate, aprite gli occhi, e abbandonerete la stanza, senza soffermarvi su nulla e nessuno.


Questa danza, molto coinvolgente, molto forte emotivamente, può essere fatta anche da coppie di fidanzati o sposati, che abbiano ancor più consapevolezza dei single, che è una danza destinata ad acuire le proprie libertà e i propri sensi, non a concedere il proprio partner alle mani di un altro/a. Solo se c'è questa condizione mentale, potrete accedervi in coppia fissa, altrimenti evitate. La gelosia non deve entrare in questa danza, perchè lo scopo e la natura è tutt'altro che scatenare gelosie senza senso.


Ovviamente, una volta imparata, può essere messa in pratica all'interno di una coppia fissa, e usarla come preludio e come preliminare molto molto forte al successivo amplesso.


Nota bene: queste danze, eseguite in questa modalità, ovviamente non vengono mai fotografate dal vivo. Quindi ho preso dalla rete delle foto di danze nude, che più si avvicinano a quanto proposto sopra. Guardatele cercando di immaginare la versione di cui sopra.




3 commenti:

  1. Mi piacerebbe molto provare questo tipo di danza, come devo fare?

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  2. due vie: o trovare un gruppo, una scuola dove si pratica, o radunare due tre amici/che e organizzarne una. Sinceramente è più bella quando la gente è in buon numero, ma non vien male nemmeno se in pochi.

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  3. Grazie mille!
    Molte interessante!
    Molto bella la descrizione che hai fatto del Tantra, fatta molto bene.
    Spero un giorno di poter venire a trovarti!

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