martedì 5 gennaio 2016

Massaggio tantrico - anale & prostatico

Essendo il Tantra una disciplina, un filosofia, un modo di vita (ognuno lo vede come preferisce), tesa a sviluppare la sensorialità, tutta, di un corpo umano, non poteva esimersi dal tenere in considerazione anche zone altamente erogene come l'ano, e la sua "vicina di casa maschile": la prostata.
E' ovvio che per ciò che riguarda la prostata l'interesse sia solo per i maschi, ma già l'ano in genere, può interessare, e dovrebbe interessare, entrambi i sessi.
Prima di tutto una nota d'obbligo. La società nel passato, ha inculcato uno strano senso di "atteggiamento", chiamiamolo cosi, in cui l'ano debba essere di interesse solo per le donne e per i gay maschi. Un modo di pensare molto antiquato e fuori luogo.
Un gay ha solo interesse sessuale per i suoi consimili, e il fatto che consumi attraverso l'ano i propri rapporti amorosi o sessuali, è solo perchè è spiritualmente, mentalmente e consapevolmente più libero degli etero. Un uomo a cui piaccia sollecitare la zona anale, e prostatica in particolare, per raggiungere altri tipi di soddisfazione sessuale, non è affatto un gay, quanto comunemente creduto e proclamato. Un gay ama persone dello stesso sesso, un etero ama le donne, ma non è detto che per questo non possa avere o godere di orgasmi prostatici e anali, senza per questo attribuirsi sessualità di tipo diverso.
Anche le donne che amano i rapporti anali, non sono ne deviate ne gay (o lesbiche). Usano soltanto ANCHE quella parte del proprio corpo per avere godimento diverso in più da aggiungere al carnet delle possibilità. Il corpo, tutto, è pieno di zone erogene che devono essere solo scoperte e stimolate, per ricevere sempre nuovo piacere, per godere sempre di più del rapporto col proprio partner, al di la di ogni sessualità posseduta.
Il fatto di godersi un orgasmo prostatico non ha nulla a che vedere con il proprio orientamento sessuale; uomini che siano eterosessuali, omosessuali o bisessuali possono avere gli stessi, identici, intensi orgasmi prostatici. Questo non cambia assolutamente il proprio punto di vista personale o sessuale, aggiunge solamente ulteriore soddisfazione alla propria sessualità.
L'orgasmo prostatico origina dalla stimolazione diretta della prostata, interna o esterna, ottenuta tramite un dito o uno stimolatore o un dildo, e non comporta necessariamente l'eiaculazione.


La prostata è anche definita come "Punto G Maschile", e sorpresa, non ha limiti di funzionalità nel tempo, come lo è ad esempio l'erezione del pene, legata a molti fattori diversi. Un massaggio prostatico inoltre, oltre a dare una gamma più ampia di godimento, è ottimo anche per la prostatite cronica, non lo è invece per una prostatite acuta. Insomma avere un'infiammazione batterica alla prostata è l'unico parametro che ne sconsigli la pratica fino alla guarigione.

Norme igieniche.

Se non ci sono problemi particolari nell'applicare un massaggio esterno, è chiaro che farlo interno necessita di un minimo di preparazione. Per stimolare internamente si passa dall'ano, e l'interno del retto deve essere ripulito il più possibile.
Quando sapete di dover o voler fare un prostatico interno, fate in modo  di aver evacuato, e applicate quella che si chiama comunemente "doccia anale". In pratica si tratta di un mezzo clistere, che si fa introducendo per due o tre volte, piccole quantità di acqua tiepida, e lasciando poi defluire. Si può introdurre con una siringa veterinaria (da 60 cc), oppure tramite la cannula da clistere normale, o con altri sistemi di fantasia. La quantità di acqua usata non deve essere eccessiva, dato che deve essere ripulito solo il retto. inoltre grosse masse di liquido potrebbero sollecitare e feci più profonde, magari col non gradito risultato di vederle uscire proprio durante il massaggio, visto che poi questo provoca profonde peristalsi in tutto il corpo.

Le mani del massaggiatore devono essere con unghie corte, in modo che, sia che usi guanti in lattice o a nudo, non abbia a graffiare le pareti del retto.

Rilassarsi.

L'ano è naturalmente contratto, perchè il suo scopo è quello di chiudere il foro intestinale, e trattenere le feci per farle uscire solo a "comando". In un massaggio prostatico questo processo viene usato al contrario, e almeno nella parte iniziale, sopratutto le prime volte che si fa, è bene che non ci siano tensioni ne paure di sorta. Sarebbe impossibile effettuare la penetrazione, e se anche si riuscisse, sarebbe oltremodo doloroso. Per questo il massaggio non viene mai effettuato come prima azione, ma solo come finale di un più ampio massaggio globale di tutto il corpo, e quando il soggetto è già rilassato e diversamente stimolato di suo.

Dita e oggetti

Il massaggio, ma anche volendo il sesso anale comunque inteso e praticato, può essere fatto usando le dita, oppure vari stimolatori di diverse materie apposite, tipo sex toys come stimolatori o dildi.
Non usare mai oggetti non prettamente dedicati a tale scopo. Bottiglie, frutta e ortaggi, o altre stupidità simili, sono altamente pericolose. Anche se la fantasia può essere molto stimolata da tali oggetti, evitate. Potrebbero rompersi all'interno del retto, e vedervi costretti a recarvi ad un pronto soccorso per tirare fuori il pezzo di ortaggio rotto (che non riuscirete mai a togliere da soli), o peggio ancora i vetri rotti di una bottiglia, con conseguente lacerazione delle pareti del retto, emorragie varie, se non peggio. Esiste un mondo di oggetti creati appositamente, non lasciatevi tentare da cose non idonee.



Lubrificazione

Non lasciatevi tentare da filmati porno in cui ci son persone che usano penetrare l'ano senza lubrificanti. Lasciate a chi ha piacere in tali pratiche il farlo. Quando cominciate, e a prescindere in una seduta di massaggio, la lubrificazione deve essere sempre presente e abbondante. Si può usare l'olio stesso del massaggio, se è sufficientemente utilizzabile, oppure usare solo per questa pratica i normali lubrificanti sessuali a gel acquoso o siliconico, o semplice paraffina liquida o solida (vaselina filante). Va bene tutto purchè sia un lubrificante valido.

Massaggio

 Anche qui, come nelle altre forme di massaggio, non esiste una regola, ma solo delle sequenze più o meno comuni.
La prima fase è dedicata al massaggio classico, in modo che si provochi rilassamento del soggetto, e si acquisisca la confidenza necessaria per non temere le fasi successive.
Dopo un tempo abbastanza lungo si può passare a iniziare le varie fasi di accostamento.
Unica cosa abbastanza comune, è il passare molte volte, e con pressioni e insinuazioni sempre maggiori, sull'ano, in modo da far concepire il contatto con le mani del massaggiatore.
Non c'è posizione migliore, ma di norma diciamo che, sia per l'uomo che per la donna, si inizia di solito dalla posizione prona, a pancia in già, sollevando se necessario, leggermente il bacino, utilizzando dei cuscini a rotolo.

Alcuni, per la donna, preferiscono concentrare a questo momento il massaggio anale completo, posizionando sotto il bacino un cuscino tipo tailandese (quello fatto a triangolo), in modo da sollevare molto il bacino stesso, e far inarcare i glutei.


A prescindere a questo punto, si tende a eseguire dei movimenti circolari attorno agli sfinteri anali con la punta di una o più dita, e si comincia a penetrare leggermente, dopo aver lubrificato di fresco, con la punta del dito, inserendola pochissimo, per uno o due centimetri al massimo.
Spesso, soprattutto per i neofiti, è utile aver suggerito prima dell'inizio del massaggio, che quando sentono questi movimenti, oltre a rilassarsi, dovrebbero spingere in fuori, come se stessero evacuando. Ciò agevolerà moltissimo la penetrazione, e senza provocare dolori dovuti all'intrusione del dito. Una volta avvisati, saranno i soggetti stessi a regolarsi come meglio si sentono.
Questa manovra di inserimento andrà fatta più volte, finchè non si percepisce l'allentamento dei muscoli anali, e la dilatazione naturale dei medesimi, che si predisporranno a ricevere anche il resto.
Una volta recepito il rilassamento, si potrà penetrare col dito fino in fondo, se possibile, necessario, o voluto, anche con più dita, ma di norma non più di due.


Quando sarà dentro, si potranno fare dei movimenti in avanti e indietro dolcissimi e lentissimi, e si procederà alla piegatura del dito ad arco, premendo pian piano nei quattro punti cardinali, lasciando per ultimo il lato verso la prostata o l'utero.


La fase prona di norma non viene prolungata molto, anzi spesso è evitata proprio nella sua fase esplorativa profonda, lasciando quest'ultima per la fase supina.
Nella fase supina, dopo aver al solito massaggiato ovunque, si fa prendere al soggetto una posizione ginecologica. Il massaggiatore, soprattutto se esegue su fouton, si pone seduto davanti al massaggiato, intrecciando con esso le gambe.




Questa posizione ha diversi vantaggi sensoriali.
Primo punto è che tutto il processo anale, prostata, utero, è in posizione di riposo e tendenzialmente pronta all'accoglimento.
Poi il contatto col massaggiatore, che può a tratti sdraiarsi sopra il massaggiato, crea ancora più complicità.
Inoltre durante la penetrazione delle dita, con relativo massaggio morbido della prostata si può agire con l'altra mano, ponendola sopra i genitali, creando cosi un circuito ancora più reattivo della norma.




Penso che vi possiate essere posti una domanda: va bene parlare di massaggio anale-prostatico, ma perchè parlare di pratica su donne, quando teoricamente a loro viene praticato solo l'anale, non possedendo la prostata?
Bene. La biologia della crescita del feto, ipotizza che la prostata, nelle donne, si atrofizzi in fase neonatale, ma non scompaia del tutto, creando quello che è comunemente chiamato Punto G femminile. Vero o meno che sia, tutti conoscono questo punto "sconosciuto", che nella donna è capace di scatenare orgasmi profondissimi. In piccolo punto, diciamo ipoteticamente una prostata non cresciuta, e senza funzione fisiologiche, se non quelle sensoriali (per ciò che è conosciuto fino ad oggi), è posto nella vagina, tra il retto a l'osso pubico, vicino al suddetto, e più o meno in posizione centrale.


Quella in foto indica la manovra esplorativa del punto G, cosi come la sua posizione fisiologica.
Se vedete, proprio sotto, pochi millimetri di tessuto, c'è l'ano.
Penso appaia chiaro che fare un massaggio anale sia uguale per entrambi i sessi, un prostatico raggiunge e stimola la prostata dell'uomo, ma lo stesso raggiunge il punto G della donna, anche se da più lontano.

Quando termina il massaggio?

Termina quando tutto il processo ha raggiunto lo scopo di eccitare e insegnare questo tipo di sensazione orgasmatica, valendo ciò sempre per entrambi i sessi.
Oppure, malauguratamente, ma può succedere, soprattutto alle prime pratiche, quando invece di eccitazione, spesso a causa di un non sufficiente rilassamento, si arriva ad un condizione di dolorabilità, non accettando mentalmente e fisicamente il tipo di prestazione.

Ma finisce davvero con il raggiungimento di eventuali orgasmi prostatici, o del punto G?
 Volendo no! Si può programmare una prosecuzione verso il massaggio del Lingam, o della Yoni, completando cosi l'intero circuito corporale: pelle, punti erogeni in genere, ano, genitali.

Ma di questi ve ne parlerò in post appositi.




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