domenica 3 gennaio 2016

Massaggio tantrico - esecuzione sul corpo

Come dicevo, un massaggio tantra non ha regole precise, tecniche particolari, ma piuttosto una serie di suggerimenti o raccomandazioni.
Prima di iniziare un massaggio è bene che chi esegue abbia un colloquio col massaggiato/a.
Capire le aspettative, capire quanto possa accettare certe manovre o movimenti, capire se dall'altra parte non ci sia una ricerca di "sesso strano", perchè questo non è, capire quanto e come approfondire il fattibile. Si deve raccomandare di "ascoltare" il massaggio in ogni sua fase, che il tutto se non sopportato può essere stoppato in ogni momento, e che il massaggiato dovrebbe "subire" quanto verrà praticato, ma che se ha voglia di interagire con contatti ulteriori col massaggiatore, tipo toccarlo con una mano esempio su una gamba che ha vicino etc, non deve farsi problemi, ma è meglio che si ponga solamente in ascolto.

Ricordiamoci che questo massaggio serve a stimolare soprattutto la propria sensorialità, sia fisica che erotica in particolare, e può partire da un semplice rilassamento e stimolazione generale, fino ad arrivare a stimolazioni più profonde e particolari.
Tenere presente che non tutti i clienti hanno mentalità aperte tanto da poterli definire "open minded", quindi potrebbero essere non reattivi, o addirittura ostativi, verso certe manovre praticate da pari sesso, con conseguenze diametralmente opposte al risultato cercato.
Quindi è sempre opportuno un colloquio atto a chiarire tutti questi parametri.
In questo post parlerò del semplice massaggio corporeo, tralasciando a post specifici massaggi e pratiche specifiche. Sia chiaro che qui troverete una serie di passaggi suggeriti, nulla a che vedere con una vera e propria lezione, ma che può dare un'idea di massima di quanto può succedere e di quanto possa venir praticato.

Come già visto, è opportuno avere un ambiente caldo, riservato, silenzioso e buio, illuminato da poche e semplici candele, che gettino poco più di una penombra nei vari angoli della stanza.
Dovrà essere presente una musica rilassante, possibilmente priva di parole, e se presenti, che siano in lingua incompresibile (straniera), in modo che le parole non distraggano dal massaggio in corso.
Si dovranno spargere aromi, con incensi o diffusori di oli essenziali o ambientali non violenti.
La migliore, unica condizione di esecuzione, è a corpo libero e nudo, di entrambi. Ogni accessorio dovrà essere rimosso (catenine, orologi), possono rimanere eventuali piercing, che anzi, nonostante i pareri contrari di alcuni fondamentalisti, aiuteranno molto tutto il processo.
I corpi dovranno essere puliti e lavati di fresco, pulizia a parte, ogni odore di sudorazione anche temporaneo, dovrà essere rimosso. Nel caso meglio far eseguire una doccia nell'immediato.
Si potrà anche decidere di premiscelare degli oli essenziali all'olio da massaggio da utilizzare successivamente.
Il massaggiatore dovrà avre contatto naturale col pavimento, cioè dovrà essere a piedi nudi. Nel caso fosse un pavimento freddo, meglio stendere un tappeto sotto il lettino, che non indossare calzature.

Di norma il massaggio comincia dalla schiena, in modo da lasciare per ultima la parte anteriore che sarà sicuramente più reattiva, e quindi da lasciare per ultima.
Nel caso di lettino non è male utilizzare il foro apposito per il volto, altrimenti posizionare un cuscino da massaggi sotto il petto e un cuscino leggero, o un asciugamano arrotolato sotto la fronte.
Sotto le caviglie non è male posizionare un piccolo cuscino cilindrico di pochi centimetri di altezza, in modo che le caviglie non soffrano per la posizione, e che questa "dolenzia" poi interferisca. Nel caso di fouton, non essendoci fori disponibili, van bene i soli cuscini.

Ogni cosa elencata di seguito non è mai da intendere come obbligo, ma come suggerimento/racconto di tecniche diverse utilizzate da vari tantrici. Potete utilizzarle tutte o nessuna, dipenderà tutto da voi.

Massaggio in posizione prona (steso di pancia)

Si può partire con un pareo steso sopra il corpo, possibilmente leggero, e meglio ancora se di cotone grezzo. Lasciare in riposo uno e due minuti, per creare aspettativa, e poi cominciare a toccare vari punti del corpo, senza continuità, e senza soffermarsi troppo; quel tanto che basta per togliere la tensione iniziale naturale verso il contatto da una persona sconosciuta.
Togliere il pareo scivolandolo dai piedi, in modo che il corpo si scopra dalla testa in giù.

Una tecnica diversa, di solito più avanzata e più per il fouton, prevede che i due, con un pareo o asciugamano in vita, si posizionino di fronte in posizione seduta yoga, e si guardino negli occhi, si salutino con le mani giunte a preghiera e col saluto rituale "Nemastè". Dopo il Nemastè ci si abbraccia, scambiandosi il calore corporeo.  Da li si raggiunge la nudità, e si posiziona per il massaggio.

Alcuni amano fare approcci iniziali, o conseguenziali allo scivolamento del pareo, utilizzando penne di struzzo, o sciarpe di seta grezza, da far passare scivolandole in modo leggero su tutta la superfice corporea esposta: schiena, glutei, gambe, piedi.

A questo punto è bene avere un contatto che tolga del tutto la paura di essere toccati.
(Da questo momento in poi, fino al rovesciamento, e poi dopo, non si dovranno mai togliere entrambe le mani dal contatto. Posizionate quindi oli o altri strumenti che vorrete utilizzare in posizione vicina, in modo che non dovrete mai allontanarvi dal corpo per prenderle. Ricordate, almeno una delle due mani non dovrà mai perdere il contatto con il corpo.)
Un buon metodo per il primo contatto è quello di posizionarsi di fianco, concentrarsi, mettere le mani a preghiera, farle scaldare muovendole un po, e poi posizionarle tra le scapole, sopra al cuore, e sulla zona lombare, tra la schiena e l'inizio dei glutei. Trattenetevi un po, e qui potete suggerire le ultime parole per il massaggiato, tipo "Da adesso ascolta il tuo corpo e non pensare ad altro".
Null'altro dovrà essere più pronunciato, fino alla richiesta di girarsi per passare al massaggio frontale.
Dopo qualche secondo, rovesciate una delle due mani, e con l'altra prendere l'olio già caldo e metterne una certa quantità sul palmo della mano rovesciata. Poi unite le due mani, e cominciate a distribuire l'olio sulla zona da dove intendete iniziare: gambe-glutei, o schiena.
Nel caso in cui non avete uno scaldaolio, questa è la tecnica: posizionate una mano nella zona dove volete iniziare, allargate leggermente le dita tra loro, e con l'altra fate filare dell'olio sul dorso della mano che tocca il corpo, in modo che l'olio scenda tra le dita lentamente scaldandosi. Muovetevi subito spargendo l'olio sul corpo, in modo che raggiunga facilmente la temperatura ovunque. Nel frattempo ungete anche l'altra mano, e tramite i movimenti ungete anche le vostre avanbraccia, cosa che sarà utile a breve.
Da qui si lascia spazio alla vostra fantasia di movimento. Il tocco dovrà sempre essere leggero ovunque, non è un massaggio sportivo. Non dovrà mai soffermarsi a lungo in un punto, ma dovrà avere un movimento avvolgente, che andrà stimolando ogni singolo punto, dai piedi alla testa. Ricorate che i punti più efficenti e sensibili sono quelli mai utilizzati da nessuno: esterno e interno gambe, fianchi, collo, area delle orecchie. Potrete fare scivolamenti, controsioni, utilizzare le avambraccia per massaggiare grosse aree tipo schiena e glutei, muoversi contemporaneamente sui due fianchi. Per lungo tempo dall'inizio è bene evitare del tutto le zone calde, indi ano e genitali.
Fate in modo che il massaggiato prenda confidenza con gli stimoli creati dalle vostre mani, dal contatto con la vostra persona, prima di fare qualunque manovra troppo "intima".
Potete cambiare ritmo, magari associandolo al tipo di musica scelta, quasi le vostre mani fossero delle luci psichedeliche che si armonizzano alla musica.
Concentratevi e nello stesso tempo lasciatevi andare. Ciò che voi sentite e provate è quanto il massaggiato stà ricevendo. Lo scambio energetico è forte e aumenterà moltissimo durante l'esecuzione. Arriveranno anche forze negative, soprattutto quando si toccheranno punti energetici in disordine emozionale, ma la forza acquistata nel frattempo, e l'avere i piedi nudi, farà si che queste si scarichino al pavimento come fosse una corrente elettrica di massa. Difficile a credere che questo succeda, ma verificherete da soli come averrà questo scambio energetico, e pure quanto avrete i piedi e caviglie dolenti, quando il massaggiato fosse in condizioni di forte negatività. Io avviso, voi proverete e verificherete.

Dopo almeno una mezz'ora circa di questo trattamento, non meno, e dopo aver passato le mani su tutta la superficie esposta, si può passare a toccare punti più sensibili. Allargate, se non lo sono già, un po le gambe, senza esagerare. Dovrà esserci spazio sufficiente per poter passare le mani in zona inguinale senza dover toccare i genitali in modo pieno e diretto.
Partendo dalla gambe, si può risalire lungo l'interno coscia, fino a circondare il sesso del massaggiato, senza toccarlo direttamente. Quindi si passa per le pieghe inguinali, e si prosegue inserendosi nel solco gluteale, toccando leggermente di passaggio anche l'ano, poi si raggiunge la sommità del gluteo, e si prosegue verso l'esterno coscia. Questo movimento si ripete più volte, dal basso verso l'alto e viceversa. Dopo un po ci si può posizionare alla testa del massaggiato, scorrere lungo la colonna vertebrale, a mani larghe, per poi stringere le dita, mettere le mani in sequenza una dietro l'altra, e spingersi lungo il solco gluteo, arrivare verso i genitali fin quanto possibile, senza toccarli in modo pieno, e risalire attorno alla base del gluteo, e risalire lungo i fianchi.
Anche qui il movimento, di tipo circolare, deve essere fatto nei due sensi: colonna, gluteo, fianchi, e al rovescio, fianchi, gluteo, colonna. Non è male ad ogni fine giro, soffermarsi un secondo mettendo le mani aperte sulla nuca, e da li ripartire. Dal mondo animale sappiamo che posizionare una mano calda sulla nuca, fa si di dare un senso di protezione e di calore di tipo molto intimo, non sessuale, ma di sicurezza. Miscelare queste sensazione, assieme allo stimolo sessuale del contatto veloce e intimo del contatto ano inguinale, passando per punti cardine come colonna e fianchi, fa si che il massaggiato assuma un atteggiamento altamente stimolato, e cominci ad assorbire e accrescere la propria sensorialità in modo positivo.
Se sapete, dai colloqui preventivi, che potete proseguire oltre, potete effettuare altre due manovre, da fare in tempi separati. Salite sul lettino, che sia dalle gambe o dalla testa, idem su fouton, e appoggiate il vostro volto, petto, e poi tutti interi, sopra il corpo dell'altro, spostandovi ed eseguendo un massaggio col corpo spostandovi per tutta le lunghezza possibile che riuscite a raggiungere. Ricordatevi che avete un peso, ben sopportabile, ma cercate di non schiacciare il massaggiato. Se partite dalle gambe, cercate di posizionare il volto cominciando il più possibile dai piedi, e fate aderire quanto prima il resto del corpo. Proseguite lungo la gamba, le cosce, i glutei, la schiena, fino ad arrivare alla testa. Se ci riuscite, ora cominciate a sollevare il viso, e continuate a far scorrere il vostro corpo sopra il massaggiato, fino ad arrivare coi vostri genitali fino al collo. Tornate indietro con la stessa sequenza, facendo tutto al contrario, fino a chiudere il percorso. Se sentite rispondenza del massaggiato, ripetete più volte.
In altro momento non conseguenziale, in due momenti ben separati, fate il contrario cominciando dalla testa. Posizionate il vostro viso al collo, massimo altezza scapole, e proseguite facendo aderire il vostro corpo in avanti, fino ad arrivare coi vostri genitali fino poco dopo i glutei. Non è di utilità ne molto pratico, proseguire fino ai piedi, se non col solo volto.
Quando avrete fatto queste sequenze, potrete proseguire col massaggio anale o prostatico, se concordato, oppure aumentare i contatti di passaggio anale e perineale, e/o concludere il ciclo di massaggio postariore posizionando una mano sul collo, e una ponendo il pollice sull'ano, e la restante mano sui genitali. Trattenersi qualche secondo, togliere le mani con lentezza, e sussurrando chiedere al massaggiato di girarsi.

Massaggio in posizione supina(steso di schiena)

Non ci sono tecniche di inizio particolare suggerite per questo massaggio, dato che la fase di conoscenza e perdita d'imbarazzo è già stata ampiamente superata. Ricordasi di mettere un cuscino sotto la testa, di norma sotto la cervicale. Si può partire come in normale massaggio dalle gambe, ponendo particolare attenzione al fatto che le parti sensibili in questa tipologia cominciano dalle ginocchia in avanti. Per cui l'area piedi può essere massaggiata, ma tutta l'area dell'avangamba può essere passata velocemente, anche se non trascurata.
Come detto prima le parti più sensibili della gamba sono di norma l'interno e l'esterno coscia, che andranno trattate con dolcezza e ripetitività, fino ad arrivare alla piega inguinale, senza toccare direttamente in modo fermo i genitali. Cioè in caso di donna si passa con le dita attorno alle grandi labbra, sfiornadole pure, ma senza soffermarsi ne toccarle in particolare. Nel caso di uomo, si passa attorno ai testicoli, sotto il pene, ma anche qui senza  soffermarsi ne prenderli in particolare. In entrambi potranno esserci passaggi di tocco, ma senza mai soffrmarsi in modo deciso e particolare. Assai strana e ostativa al tutto, la pratica di alcuni, esempio nel caso di maschi, di spostare il pene sull'altra gamba dove non si sta massaggiando. Equivale ad un rifiuto, e tale viene recepito, e tutto il lavoro fatto fino ad allora crolla in un attimo. Non è semplicemente il momento di soffermarsi, ne fa parte del massaggio base, per cui ne insistenze, ne trascuratezze girandogli lontano. Anche loro fan parte delle cose da massaggiare.
Dopo essere passati più volte sulla gamba, si può fare una manovra abbastanza particolare(ora o nei passaggi successivi)
Prendendo sollevandola, una gamba per volta, si piega verso l'esterno, e si tiene leggermente sollevata tenendola per il ginocchio. Con l'altra mano, si passa in avanti e indietro, sopra e sotto e con manovre circolari, su tutta la coscia, comprendendo la piega inguinale in modo profondo e ripetitivo.
Si può proseguire secondo piacimento e reattività.
Dalle gambe si passa poi all'addome petto. Le zone più recettive sono il pube, i seni, i fianchi, le ascelle. L'addome in zona intestinale si passa per completezza, ma non è di norma fortemente reattivo. Il pube invece è ad altrissima recettività, soprattutto se stimolato non con manovre mobide, ma piuttosto di tipo intermittente, tipo prenderelo a "pizzicotti".
Sotto il pube c'è la vescica, che contribuisce molto alla stimolazione genitale. Considerate che dopo almeno un'oretta di massaggio di schiena, la vescica comincia a essere piena, e risponde in modo particolare alle manovre pubiche di tipo sollecitativo. Questa manovre hanno grossi problemi se il massaggiato non è depilato o non usa lunghezza molto corte. Fare attenzione a non avere reazioni contrarie.
I fianchi andranno massaggiati con manovre più che altro di passaggio eseguite in contemporanea sui due fianchi, e se la corporatura lo permette, insunuando le mani sotto i medesimi, ad altezza addominale, fasciando il corpo ritornando verso l'ombelico.
I seni sono normalmente recettivi massaggiandoli con sequenze circolari, soffermandosi sui capezzoli che andranno "strizzati" in modo assolutamente lieve, salvo gradimento particolare del cliente.
Conclude il primo ciclo esplorativo dei passaggi al collo, viso, ma soprattutto orecchie e cute della testa.
Dopo un primo, abbastanza lungo, passaggio generale su tutta la superficie frontale, ci si concentra in area genitale. Prima di eseguirla, come è stato fatto in posizione prona, ci si può stendere sopra il massaggiato, cominciando dalle gambe, e passando col proprio corpo dalle gambe fino al collo. Anche qui si può sostare un attimo quando le altezze dei due corpi sono paritarie (genitali a contatto).
Viceversa si fa la stessa manovra, anche qui in momenti separati, cominciando dalla testa.
In questo caso, con persone più bendisposte a provare tutto, si può cominciare stando ancora a terra, e muovendo le mani verso l'inguine e le cosce. Si "agguantano" le cosce dal loro interno, e si ritirano le mani percorrendo il perineo, la piega inguinale, il pube, e si prosegue su addome e petto mettendo le mani di fianco allargando le dita, per toccare quanta più pelle possibile, concludendo al collo. La manovra si ripete più volte in avanti e all'indietro. A questo punto ci si posiziona in ginocchio all'altezza testa, in modo da avere i propri genitali sopra il viso del massaggiato, senza ovviamente toccarlo. Da questa posizione si ripetono i massaggi di cui sopra, soffermandosi questa volta nell'afferrare i genitali del massaggiato. Nell'uomo si prendono i testicoli girandoli tra le dita, in modo molto delicato, e si passa il pene sui fianchi o da sopra, agendo i modo pressorio, senza altre manovre, sollecitando al massimo e brevemente il glande. Il massaggio lingam fa parte di un altro massaggio che dev'essere preventivato e accordato Nella donna si prende tra le mani tutta la vulva, si passano brevemente durante i movimenti tra le grandi labbra e le piccola, mai internamente, e si stimola brevissimamente il clitoride. Anche qui, il massaggio yoni fa parte di un altro massaggio che dev'essere preventivato e accordato.

Conclusione.

Il massaggio può essere concluso in molti modi diversi, raccomando non sia mai una cosa repentina e improvvisa. Di norma è bene fare un'ultima assata di mani ovunque, passando velocemente tutta la superficie corporea, passare le mani sulle guance, chiudendo il massaggio ponendo un dito sul terzo occhio, e cominciare a premere il dito. Sollevare lentissimamente le mani, mentre si continua la pressione. Dopo qualche secondo, allentare le pressione del dito, lentissimamente, fino a sollevarlo del tutto. Qui si può concludere in questo modo, oppure rimettendo sul copro il pareo usato all'inizio, oppure, se si è su fouton, posizionare il massaggiato sul fianco, e mettendosi dietro di lui e abbracciandolo come in fase di culla.

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